Lo stupore, la riconoscenza sui volti di 10 senzafissadimora: al risveglio il volto di queste persone si illumina, riprende colore, sorride, saluta, ringrazia. Dovevate vederli: alle 7,40 del mattino ancora tremanti dal freddo, rannicchiati nelle coperte, sdraiati per terra nei gelidi sottopassi della stazione S.Pietro a Roma. I cosiddetti "barboni" (quelli incontrati stamane in realta' di barba ne hanno pochissima) si sono visti arrivare una pattuglia di amici sorridenti: "auguri!!!! volete un cappuccino caldo?": due donne non anziane ma invecchiate da una vita durissima, 8 uomini italiani, rumeni, slavi, un giovane nigeriano dagli occhi grandi e dolcissimi: i volti segnati dalla fatica e dalle difficolta' di una vita che colpisce talvolta senza pieta' chi e' piu' fragile e non riesce a rialzarsi. Chi non ce l'ha fatta, e' rimasto disoccupato, senza casa, in fuga da chi - nel suo paese - puo' ucciderlo - finisce ai margini di una strada, a dormire in un sottopasso di una stazione. Commossi loro, commossi gli amici del Melograno che si sono regalati - e hanno donato - un momento straordinario. Un gesto di tenerezza che puo' valere una vita.
L'incontro con i chochard e' stato organizzato molto presto, al mattino: dopo aver pernottato nei sottopassi della stazione in barboni infatti ogni giorno vengono allontanati e si sparpagliano per la citta' in cerca di un pasto caldo. Il gruppo di volontari dell'Associazione Il Melograno (Giovanna, Francesca, Alessandra, Miriam, Alessandro, Raffaella, Luigia, Sara, Simone, Giovan Battista - piu' la mascotte del gruppo Merlino, bellissimo incrocio tra un barboncino e un beagle di color champagne) ha portato un cappuccino caldo per tutti, un ricchissimo pasto (pizza, suppli', panini, hamburger) - sufficiente per almeno due giorni - donati da Mister Pizza Drugstore (di Via Cassia a Roma) o acquistati dai soci del Melograno che si sono anche tassati per acquistare 10 sacchi a pelo. Un piccolo gesto che - soprattutto ora che sta arrivando un'ondata di gelo sulla capitale - puo' salvare la vita di una persona che dorme all'addiaccio. Purtroppo c'e' gia' stata la prima vittima a Milano: una persona e' morta assiderata. Non c'e' tempo da perdere. Chi salva una vita - si legge nel Talmud, uno dei libri sacri dell'ebraismo - salva il mondo intero.